cambi acqua.

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    Voi quando cambiate l'acqua alle vostre vasche malawi, (diciamo 40 lt) la fate riscaldare o la mettete direttamente fredda dal rubinetto?
     
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  2. JoJo2007
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    Io da quando sono passato a Malawi sto usando il sistema JBL Aqua in-out per i cambi acqua. Dalla vasca nello scarico del rubinetto e dal rubinetto in vasca. Poi aggiungo un tot di JBL Biotopol.
    Col Malawi i cambi settimanali sono più corposi in quanto si consiglia di fare cambi settimanali del 30-50%
     
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    CITAZIONE (JoJo2007 @ 6/5/2016, 07:32) 
    Io da quando sono passato a Malawi sto usando il sistema JBL Aqua in-out per i cambi acqua. Dalla vasca nello scarico del rubinetto e dal rubinetto in vasca. Poi aggiungo un tot di JBL Biotopol.
    Col Malawi i cambi settimanali sono più corposi in quanto si consiglia di fare cambi settimanali del 30-50%

    Quindi non la scaldi, fredda. Neanche tiepida?
     
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  4. H@ru
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    è sempre buona norma evitare lo sbalzo termico. Personalmente non rischierei.

    se usi l'acqua direttamente dal rubinetto, col miscelatore puoi metterla in vasca tiepida e non fredda.
    se usi le taniche usa il riscaldatore.

    circa i litri da cambiare quello dipende dalla vasca.Con il malawi andrei col 30% ogni 15/20gg a seconda dei pesci e della qualità dell'acqua
     
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    Un po dipende anche dal tipo di pesci, se hai dei pesci resistenti puoi tranquillamente fare quel ragionamento (togli/metti), cioè togli il 30% ogni 15gg e subito puoi mettere la nuova. (ovviamente aggiungi il biocondizionatore)

    Se hai pesci più delicati allora devi fare diversamente, cioè, metti in un mastello (o secchio) l'acqua "nuova" almeno 1 giorno prima con un riscaldatore (per portare a temperatura) ed un aeratore (per aiutare gli scambi gassosi e far circolare l'acqua) e metti il biocodizionatore, poi il giorno dopo o dopo 12 ore fai il cambio.
    Importante che il bioncondizionatore vada a lavorare non solo sui metalli pesanti, ma che vada ad arricchire l'acqua di "materie" utili ma non indispensabili, ad esempio alcuni contengono aloe altri vitamine, perchè se utilizzi biocondizionatori che rimuovono solo i metalli pesanti allora in questo specifico caso puoi anche non utilizzarlo e lasciare l'acqua decantare (sempre con riscaldatore ed aereatore).

    Quando immettiamo acqua nuova è meglio metterla alla stessa temperatura, se questo non è possibile, è preferibile metterla tendenzialmente più calda, evita di gran lunga le malattie.
     
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  6. JoJo2007
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    Col Malawi è meglio abbondare coi cambi perché sporcano molto e amano acqua fresca (non riferito alla temperatura). Questo l'ho capito confrontandosi con persone esperte che allevano Malawi da oltre 20 anni.
     
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    Il vero punto non è dare acqua "fresca" ma sovradimensionare il sistema di filtraggio.

    Secondo il mio punto di vista un 100lt Malawi deve avere un filtro che sia almeno 2volte e mezzo il suo volume.
    Quindi per una vasca da 100lt un filtro dichiarato (almeno) per vasche da 250lt.
    Ovviamente poi dipende anche dal filtro in questione.
    Un ottimo sistema di filtraggio insieme all'aggiunta di ottimi attivatori batterici (per mantenere sempre vivi e più forti gli stessi) fanno si che l'acquoriofilo si può permettere di fare il cambio anche dopo 2 o 3 settimane.

    Stessa cosa avviene per acquari con pesci che inquinano tanto, esempio pesci rossi.

    In acquari popolati con piante non ci si pone il "problema" perché le piante aiutano tanto (cosa che non avviene per ovvie ragioni nel Malawi)

    Chi ha da 20anni i Malawi ha una corrente di pensiero ferrea a quello che è il loro metodo di gestione "antico" ma comunque giusto. Prima i filtri costavano molto e più grandi più erano problematici, inoltre non esistevano i biocondizionatori e gli attivatori batterici, pertanto si opotava per filtri di poca potenza e si aiutava il sistema con i cambi anche settimanali.

    Faccio comunque presente che esperto in questo settore non è colui che ha anni di esperienza. Ma chi studia e prova i vari metodi ed i vari strumenti confrontandoli avendo uno spirito critico di quale fondalmente è meglio.

    Conosco "esperti" che avevano l'acquario marino negli anni 90 ma con vecchio metodo di gestione e non hanno intenzione di passare a nuovi metodi. Cosa non sbagliata ma sbagliatissima visti i risultati ottenuti con l'avanzare dei metodi e della tecnologia.

    Il detto: cavallo che vince non si cambia, in questo settore non esiste secondo me.
     
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  8. JoJo2007
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    Marco in parte hai ragione. Circa il filtraggio io la penso come te, pensa che sul 240l avevo un JBL e1501 che ha una pompa di 1400l/h e ora che ho sostituito quella vasca con un 500l ho aggiungo un secondo JBL e1501. Gli esperti di cui parlo sono persone che come me hanno filtri sovradimensionati e persone che allevano consapevolmente ciclidi africani dagli Mbuna ai grandi predatori e hanno anche un loro forum dedicato, per cui non sono i primi sprovveduti e legati a vecchie concezioni. Hanno esperienza reale con molte delle specie Malawi e Tanganica e non basano i loro consigli sulle varie schede sui pesci che si trovano in rete. Ah, poi sono i primi o tra i primi ad aver fatto vasche in legno e ad aver creato il filtro umbro, per cui non sono fermi a vecchie scuole di pensiero. Vista la sveglia da poco non ricordo bene se i batteri trasformano i nitriti in nitrati o viceversa, e quelli che rimangono vengono smaltiti coi cambi per cui per i malawitosi si consigliano cambi molto ben più corposi del classico 10% settimanale. Io sto cambiando un 30-40% a settimana o ogni 10 giorni a seconda dei miei impegni e i pesci stanno che una bellezza. Ognuno è poi libero di seguire una scuola di pensiero, io ho solo riportato ciò che ho appreso e che sto facendo. La rete è bella per questo, si raccolgono info e diversi pareri, li si analizza e poi si decide come procedere.
     
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    Ma infatti io non ho mai detto che sono sbagliati i vecchi sistemi.

    Ho voluto semplicemente precisare che ci sono vari metodi di gestione anche per un acquario dolce (come per il marino), è normale che i fattori in campo sono molteplici e differenti da acquario ad acquario, per dimensione, per quello che si ospita ecc.


    (comunque quando dicevo il volume intendevo i LT dichiarati sul filtro, non i LT/h)



    Tra l'altro chi ha esperienza secondo il mio punto di vista quando si affaccia ad allevare un nuovo esemplare o vede le schede per avere un punto di riferimento o va in natura a vedere le condizioni dell'acqua (compreso il biotopo).
    Poi magari dopo anni ed anni di allevamento e di riproduzione in tantissime condizioni (ad anche qui sono molteplici) possono permettersi di dare consigli sicuri.


    Un esempio sostanziale lo si può fare cosi: ci sono 2 correnti di pensiero su come eliminare le alghe di nuovo avvio.
    - La prima e la più classica è iniziare graduatamene, quindi piano piano la luce, quindi piano piano a dosare il fertilizzante, in modo che come si nota un cenno di alga interrompe o regredisce quello che sta facendo per far regredire le alghe
    - La seconda prevede che come s'iniziano a formare le alghe, bisogna dosare tanto fertilizzante, tanta luce, tanta CO2, in modo che le piante hanno la meglio sulle alghe.
    (scritte in breve eh)
    Entrambi sono 2 ottimi sistemi. Una persona può ritenersi esperto sul primo metodo un'altra persona può ritenersi esperto sul secondo. Vanno praticamente controcorrente, però entrambe portano allo stesso fine, far sparite le alghe.


    Questo per far capire che è giusto o sbagliato lo dice l'esperienza, il tempo, l'aver provato e studiato nuovi sistemi e metodi, senza contrastare una corrente di pensiero differente dalla solita.
    In modo che come hai scritto tu:
    CITAZIONE
    Ognuno è poi libero di seguire una scuola di pensiero, io ho solo riportato ciò che ho appreso e che sto facendo. La rete è bella per questo, si raccolgono info e diversi pareri, li si analizza e poi si decide come procedere.
     
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